Con la primavera il problema dell’umidità tende a diminuire, ma purtroppo non si risolve.
Finalmente è primavera! Fiori, verde, temperature più che gradevoli, non c’è dubbio: ne avevamo tutti un bisogno impellente.
Con le temperature miti, il problema dell’umidità da condensa tende a migliorare: le murature si scaldano ed il divario termico tra la temperatura all’interno della casa e la muratura diminuisce, non permettendo quindi all’acqua di condensare sulle pareti e creare il terreno fertile per la proliferazione della muffa. Se quindi rimuovete la muffa utilizzando candeggina e ritinteggiate le zone dove la muffa era presente, è più che probabile che fino a questo autunno la muffa vada in vacanza. Il problema, tuttavia, si ripresenterà in autunno, con il calare delle temperature esterne e l’accensione degli impianti di riscaldamento. Se volete rimandare ora è possibile, ma il consiglio è di affrontare il problema prima dell’arrivo dei primi freddi, con trattamenti ed interventi specifici e risolutivi, in modo da dare il benservito definitivo alla muffa.
Per l’umidità di risalita il discorso è diverso. L’acqua presente nel terreno continua a risalire sulle murature indipendentemente dalle temperature ambientali interne ed esterne alla muratura affetta dal problema. Questo è il momento giusto per intervenire e risolvere definitivamente il problema dell’umidità di risalita sulle murature. Perché? Perché se da un canto le temperature estive non influiscono sulla risalita capillare e quindi non determinano un affievolimento del fenomeno, dall’altro canto, se si interviene con un metodo risolutivo come quelli offerti da ELO, una volta bloccata la risalita dell’acqua per via capillare nelle murature, le temperature più alte accelerano il processo di asciugatura del muro. In parole semplici, il muro asciuga prima. Poiché tutti gli interventi per essere risolutivi devono creare una barriera all’umidità di risalita, solitamente dopo la creazione di questa barriera è bene attendere che il muro sia asciutto prima di procedere al ripristino dell’intonaco danneggiato dall’umidità di risalita. I tempi di asciugatura sono influenzati dal tipo di sistema di deumidificazione utilizzato e dalla stagione in cui si effettua l’intervento. La tarda primavera è in assoluto il momento migliore per qualsiasi metodo in grado di bloccare l’umidità di risalita capillare, quale l’impianto elettrosmotico Elo System o l’applicazione di resine e intonaco deumidificante, perché le maggiori temperature consentono una più rapida asciugatura della muratura e l’intonaco danneggiato può essere ripristinato molto prima.
Siamo già tutti proiettati verso l’estate e le nostre agognatissime vacanze, ma la nostra casa è il nostro bene primario (materiale, si intende!), vale quindi la pena fare uno sforzo in più e risolvere il problema dell’umidità una volta per tutte. Se siamo fortunati e possiamo godere anche di un nostro giardino privato, possiamo anche pensare di sfruttarlo al meglio con un pergolato progettato e realizzato a regola d’arte. Per questo posso consigliarvi Il Pergolato di Antonio Scaramagli. Potete contattarlo tramite la sua pagina Facebook Il Sig. Scaramagli è una persona molto professionale ed esperta che saprà consigliarvi al meglio e progettare per voi un angolo di paradiso in giardino!
Buon inizio primavera a tutti!
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Carlotta Minozzi
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