Danni causati da efflorescenze saline, come si riconoscono?
Come si riconoscono i danni causati dalle efflorescenze saline?
Le efflorescenze saline che si formano sui muri sono strettamente legate ai problemi di umidità di risalita. Quando fuoriescono le efflorescenza ci troviamo quasi sempre in presenza di umidità ascendente. Le efflorescenze sono la causa principale dei danni che subiscono i muri che presentano tracce di umidità di risalita.
Le efflorescenze saline si presentano sui muri umidi in queste maniere:
- rigonfiamenti;
- intonaco e pitture scrostati;
- macchie bianche;
- polvere biancastra sulla superficie;
- barbette saline anche di diversi millimetri.
I problemi sopra elencati sono solo alcuni dei danni causati dai sali. Se non si interviene bloccando la risalita in maniera definitiva, si può anche arrivare anche ad avere lo sgretolamento dei materiali da costruzione.
Quali sono i fattori incidono sulle efflorescenze saline?
L’acqua, il terreno e i materiali da costruzione contengono varie tipologie di sali idrosolubili. Come per l’umidità di risalita, esistono fattori diversi che incidono sui quantitativi di sali che possono trovarsi nei muri:
- Tipologia dei materiali da costruzione;
- Tipo di terreno circostante ai muri;
- Tipo di acqua che viene assorbita;
- Eventuale presenza di fattori inquinanti (concimi, piogge inquinanti, ecc.).
L’importanza del trattamento antisale!
L’umidità di risalita crea una serie continua di processi chimici e fisici che favoriscono le efflorescenze saline. Più sali verranno trasportati dall’umidità di risalita all’interno dei muri e maggiori saranno i danni.
Quando l’acqua presente nei muri evapora, i sali in essa contenuti affiorano sugli intonaci. I sali subiscono poi un processo di cristallizzazione che va ad aumentare il loro volume fino a 300 volte. Questo processo crea delle contrazioni che finiscono col causare i danni sopra descritti.
Il danneggiamento parte dalle superfici esterne dei muri per arrivare, con il susseguirsi delle cristallizzazioni e il progressivo accumulo di sale, a danneggiare anche la parte interna dei muri e i materiali da costruzione.
Per mettere fine ai problemi di efflorescenze saline bisogna fermare l’umidità di risalita in maniera definitiva. Indipendentemente dal sistema di deumidificazione scelto, (Elettrosmosi attiva, sistemi elettrofisici o barriere chimiche) un tecnico esperto deve sempre considerare e consigliare un adeguato trattamento antisalino che deve essere visto come parte integrante di un corretto processo di deumidificazione.
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In caso di problemi di umidità di risalita e efflorescenze saline potete contattarci tramite il nostro form o mandando una mail a info@elosystem.it Allegate, se possibile, qualche fotografia del problema di umidità e un contatto telefonico al quale potervi richiamare. Vi consiglieremo l’intervento migliore e ti invieremo un preventivo gratuito per poter risolvere in maniera definitiva il vostro problema di umidità.
Rinzaffo antisale per una deumidificazione corretta dei muri
Rinzaffo antisale per una deumidificazione corretta. Cosa significa? Il rinzaffo antisale è parte integrante del corretto processo di deumidificazione. Quando ci sono problemi di umidità di risalita, oltre a bloccare l’umidità bisogna risanare correttamente i muri. Per quale motivo? Se il muro non viene opportunamente trattato con un prodotto antisale, dopo qualche mese l’intonaco sarà rovinato e sgretolato dai cristalli di sale che affioreranno sulla superficie.
In caso di umidità di risalita i muri si comportano esattamente come una spugna. Assorbono l’acqua dal terreno su cui poggiano e la trasportano al suo interno. Assieme all’acqua vengono assorbiti anche tutti gli elementi che naturalmente la compongono, compresa una miscela di sali idrosolubili.
Mentre l’acqua evapora e si disperde, i sali rimangono all’interno della muratura (non riescono ad evaporare con l’acqua). Col passare del tempo, durante le fasi di evaporazione, i sali letteralmente “spinti” sulle superfici dei muri e fuoriescono andando a creare problemi agli intonaci.
Tipico sgretolamento degli intonaci causato dal sale
Liberarsi definitivamente dall’umidità di risalita è possibile, grazie all’installazione di un impianto elettrosmotico, di centraline elettrofisiche o tramite iniezione di barriere chimiche.
Un impianto elettrosmotico, ad esempio,, è in grado di risanare completamente e in tempi brevi i muri con problemi di umidità di risalita. Questo sistema di deumidificazione impedisce la risalita dell’acqua e facilita l’asciugatura dei muri ma non è in grado di bloccare i sali e le conseguenti efflorescenze saline.
Stessa cosa accade anche se si ricorre alle centraline elettrofisiche o alle barriere chimiche, dove l’asciugatura dei muri sarà più lenta in quanto l’acqua assorbita evapora in maniera naturale.
Se il muro non viene opportunamente trattato con un rinzaffo antisale, dopo pochi mesi potrebbero presentarsi una serie di problemi:
- macchie;
- rigonfiamenti;
- distaccamenti di porzioni di intonaco;
- distaccamenti di porzione di tinteggio.
Tutto quanto sopra descritto sono una conseguenza delle cosiddette “efflorescenze saline”.
Impianto elettrosmotico e rinzaffo antisale per una deumidificazione corretta
Teniamo particolarmente a questo discorso, in quanto nel corso degli anni abbiamo potuto constatare come troppo spesso l’applicazione del rinzaffo antisale venga considerato solamente un “plus” e non una parte integrante del processo di deumidificazione.
La giusta procedura per un corretto risanamento delle murature prevede che l’intonaco presente prima dell’installazione di un impianto elettrosmotico venga rimosso ad una altezza superiore rispetto al livello massimo di risalita dell’acqua. Prima dell’applicazione del nuovo intonaco noi di ELO suggeriamo caldamente che a protezione dai sali del nuovo intonaco venga effettuata l’applicazione di uno specifico prodotto antisale (come il nostro Elo Dry Rinzaffo).
Il rinzaffo va applicato con uno specifico spessore minimo e a regola d’arte seguendo determinate specifiche. In questa maniera la malta applicata andrà a bloccare i cristalli di sali impedendone la fuoriuscita sulla superficie e preservando le murature.
Ma siamo proprio sicuri che il sale uscirà in superficie?
E’ una domanda che ci viene posta spesso e purtroppo la risposta è affermativa. Sosteniamo sempre che il sale è forse un problema ancora più grande che l’umidità stessa.
I sali presenti nelle murature si “riattivano” in presenza di acqua. Quando dopo aver bloccato l’umidità di risalita si andrà a ripristinare l’intonaco, sarà inevitabile che il sale nel muro non entri a contatto con l’acqua presente nell’intonaco. Il sale migrerà quindi dai materiali di costruzione (laterizio) dove è depositato al nuovo intonaco. Questo accadrà inevitabilmente anche con la muratura asciutta e la risalita capillare completamente eliminata. Grazie ad uno di rinzaffo antisale che funge da protezione l’affioramento del sale verrà invece bloccato. Il rinzaffo infatti è in grado di “sigillare” i pori presenti nei muri e impedire le efflorescenze saline.
Applicazione di rinzaffo antisale
Grazie all’installazione di un impianto elettrosmotico è possibile asciugare velocemente muri di vario tipo: mattone, laterizio, sasso, pietra, calcestruzzo o cemento armato, ma la nostra raccomandazione è di non trascurare mai la fase di protezione dei muri dai sali.
Per richiedere maggiori informazioni riguardo all’asciugatura rapida dei muri in caso di inondazioni o infiltrazioni potete utilizzare il nostro form o mandando una mail a info@elosystem.it Allegate, se possibile, qualche fotografia del problema di umidità e un contatto telefonico al quale potervi richiamare. Vi consiglieremo l’intervento migliore e ti invieremo un preventivo gratuito per poter risolvere in maniera definitiva il vostro problema di umidità.
EloSystem Intervento in Montenegro infiltrazioni d'acqua in setti di cemento
Il Montenegro, conosciuto anche come la perla dei Balcani, offre un mare cristallino, alte montagne, foreste rigogliose che nascondono laghi dai colori blu intenso e un clima mite tipico del mediterraneo. La sua cucina, ha subito forti influenze dalla vicina Turchia e dall’Italia; è un piccolo stato racchiuso tra Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia ed Albania che concentra tra i suoi confini tutte le variabili ideali per attirare il turismo.
Che cosa c’entra tutto ciò con la nostra attività di deumidificazione muraria, installazione impianti elettrosmotici, iniezioni di resine e quant’altro?
Poco più di un mese fa Elo è stata contattata da una importante azienda italiana operante nel settore delle costruzioni. Si tratta di una azienda dalla storia ormai centenaria, impegnata ad operare nel settore delle costruzioni a livello mondiale. Questa azienda tratta opere pubbliche ed infrastrutturali, tra il suo portfolio ci sono aeroporti, stazioni ferroviarie nonché edilizia civile e immobiliare in differenti nazioni.
Il nostro responsabile tecnico si è quindi ritrovato su un aereo diretto in Montenegro, con lo scopo di effettuare un sopralluogo presso un resort di lusso in fase di completamento, con lo scopo di valutare e ricercare una soluzione per risolvere alcune problematiche di infiltrazioni d’acqua in alcuni setti di cemento armato, ai piani interrati.
Il complesso turistico, una volta terminato, si estenderà su 25 ettari, una dimensione equivalente a oltre 25 campi da calcio. La struttura comprenderà un albergo lusso da oltre 100 camere, centro conferenze, ville, SPA, ristoranti, spazi commerciali, beach club, appartamenti e una marina turistica con annesso yatch club; il tutto situato in una delle baie più belle e soleggiate del Montenegro.
Infiltrazioni d’acqua in setti di cemento
Durante le fasi di sopralluogo del cantiere, il nostro responsabile tecnico Ing. Pasi, è rimasto positivamente colpito dalla bellezza del luogo e dalle sue potenzialità. Riguardo le problematiche per le quali siamo stati contattati, ha potuto constatare la presenza di diverse microcrepe e crepe su alcuni muri presenti nella zona dove andrà costruita la piscina della SPA e in alcuni locali tecnici.
Queste fessurazioni creano evidenti infiltrazioni d’acqua che, come comunicato dai responsabili di cantiere, sono sempre presenti, essendo la quota della falda poco al di sotto del piano di campagna. A seguito di alcune prove empiriche svolte dall’azienda costruttrice è stato escluso che le infiltrazioni siano di acqua salata proveniente dalla vicina baia come inizialmente si era pensato, mentre hanno confermato che si tratta di acqua piovana assorbita dal terreno. Le causa di queste infiltrazioni sono probabilmente riconducibili alla rottura delle membrane posate per isolare il getto di calcestruzzo dal terreno circostante.
Dopo aver studiato la situazione ed essersi consultato con lo staff di Elo, l’Ing. Pasi ha proposto all’azienda costruttrice una soluzione ideale per le problematiche di infiltrazione che consisterà in 2 fasi di lavorazione:
Trattamento delle fessurazioni presenti nel calcestruzzo con l’utilizzo di Elo Block ovvero tramite iniezione di resine idroespandenti ed impermeabili in prossimità delle crepe della zona piscine in grado di riempire le crepe e fermare le infiltrazioni.
In seguito applicazione di Elo Crete, una specifica boiacca in grado di penetrare nel calcestruzzo formando una rete di cristalli insolubili in grado di sigillare capillari e microfessurazioni rendendo il calcestruzzo impermeabile.
Problemi di infiltrazioni d’acqua nel cemento armato o di umidità di risalita/condensa? risolvere il problema definitivamente è possibile. Nel caso vi accorgiate di presenza di muffa e umidità nella vostra abitazione o efflorescenze saline, non esitate a contattarci tramite il form o i contatti telefonici che troverete nella pagina contatti. Dato che i problemi e le soluzioni sono molteplici, i nostri tecnici saranno a disposizione per studiare al meglio il vostro problema e suggerirvi la soluzione mirata per sconfiggere definitivamente i problemi di umidità.
Trattamenti antisalini dopo il risanamento delle murature
Alterazioni di colore, comparsa di chiazze bianche, macchie sui muri, distaccamento delle pitture e dell’intonaco. Le cause principali di questi problemi legati all’umidità sono i sali che si cristallizzano durante la fase di evaporazione dell’acqua assorbita.
Dopo avere eseguito un trattamento deumidificante tramite elettrosmosi, barriere chimiche o centraline elettrofisiche, i muri devono essere trattati con specifiche malte antisale. Questo trattamento serve per evitare problemi causati dai sali. I sali assorbiti dai muri possono infatti continuare a causare problemi anche dopo l’asciugatura totale. I sali infatti rimangono dentro i mor a seguito della loro cristallizzazione.
Indipendentemente dal metodo adottato per eliminare l’umidità di risalita sarà sempre necessario procedere con opportuni accorgimenti per fare asciugare in maniera omogenea le murature ed evitare che i sali idrosolubili creino nuovi problemi.
I sali idrosolubili sono naturalmente presenti all’interno dei materiali di costruzione e nell’acqua che risale lungo le murature a seguito di problematiche di umidità di risalita. Altrettanto naturale è la conseguente fase di evaporazione dell’acqua, momento in cui i sali vengono trasportati dall’interno dei laterizi verso l’esterno depositandosi sulle superfici esterne lasciando tracce ben visibili sui muri.
Come si presentano queste tracce saline sui muri?
Le tracce possono apparire come una semplice alterazione della colorazione del laterizio o con delle striature di colore bianco che nei casi più gravi possono arrivare a formare delle bavette di qualche millimetro di spessore. Nel caso l’evaporazione avvenga in tempi rapidi, ad esempio in seguito all’installazione di un impianto elettrosmotico, oltre ai due problemi sopra citati si potrebbe avere una tipologia di efflorescenza chiamata subflorescenza: in questo caso i sali tenderanno a depositarsi tra i laterizi e l’intonaco provocando il distaccamento di quest’ultimo.
Il risanamento della muratura tramite elettrosmosi attiva con l’installazione di un impianto elettrosmotico o l’installazione di centraline elettrofisiche o l’iniezione di barriere chimiche sono solo i primi gesti da compiere per ottenere un muro asciutto e totalmente risanato.
Una volta risolto il problema dell’umidità bisogna procedere tramite un trattamento mirato il cui obiettivo è quello di eliminare i sali che per mesi, se non addirittura anni si sono accumulati all’interno delle murature e che tenderanno sempre e comunque a riaffiorare sui materiali da costruzione fino ad esaurirsi.
Rifare semplicemente l’intonaco in seguito ad un intervento di deumidificazione senza preoccuparsi di porre nessun trattamento antisale ha come epilogo scontato la ricomparsa di macchie, aloni e di nuove efflorescenze saline nelle murature.
Per procedere ad un totale risanamento murario, quando si devono trattare zone dove la muratura deve asciugare per evaporazione, come nel caso dell’iniezione di barriere chimiche o installazione di centraline elettrofisiche è consigliabile prevedere un ciclo deumidificante.
Il ciclo prevede una stesura di intonaco macroporoso deumidificante in grado di favorire l’evaporazione superficiale e l’asciugatura della muratura e di un rinzaffo antisale tipo Elo Dry rinzaffo che vanno utilizzati prima di procedere con la stesura dell’intonaco (preferibilmente ad altra traspirabilità), onde evitare problemi, potrà essere applicato solo dopo la completa asciugatura della muratura.
Se le murature vengono risanate con l’elettrosmosi attiva tramite l’installazione di un impianto elettrosmotico, in virtù del fatto che il muro verrà asciugato in tempi più brevi, si potrà procedere con la stesura di Elo dry rinzaffo, uno specifico rinzaffo antisale che verrà steso con uno spessore di 5mm che oltre a combattere le efflorescenze saline favorirà l’adesione dell’intonaco tradizionale.
Umidità di risalita risolvere il problema definitivamente è possibile. Nel caso vi accorgiate di presenza di muffa e umidità nella vostra abitazione o afflorescenze saline, non esitate a contattarci tramite il form o i contatti telefonici che troverete nella pagina contatti. Dato che i problemi e le soluzioni sono molteplici, i nostri tecnici saranno a disposizione per studiare al meglio il vostro problema e suggerirvi la soluzione mirata per sconfiggere definitivamente i problemi di umidità.
5 Consigli per ridurre l’umidità in casa, causa principale della muffa
Il tasso di umidità presente nelle nostre case può essere causato non solo da particolari condizioni meteo che ne favoriscono l’aumento o da particolari problemi strutturali, ma anche da alcune azioni che si compiono come abitudine e che si ignora possano incidere sull’aumentare l’umidità in casa.
Umidità e muffa sono due fattori strettamente collegati. Dove è presente l’umidità è infatti quasi certamente e imprescindibilmente presente anche la muffa: basti pensare ad esempio a quanto è facile trovare della muffa nelle cantine, ambienti umidi per antonomasia. Con la loro presenza inoltre è bene non sottovalutare i problemi alla salute che umidità e muffa possono portare, se il tasso di umidità presente nella vostra casa va molto oltre il tasso di umidità ideale e consigliato da mantenere tra le mura domestiche è bene quindi pensare di correre ai ripari.
Consigli per ridurre l’umidità in casa con semplici gesti quotidiani
Si è calcolato che una famiglia media composta da 3 – 4 persone, in una “giornata tipo” riesce a produrre dai 9 ai 12 litri di acqua sotto forma di vapore che nella maggior parte dei casi si deposita sui muri.
Vediamo quali sono le azioni che possiamo compiere per ridurre l’umidità in casa modificando alcuni piccoli gesti quotidiani:
Utilizzare la cappa aspirante durante la cottura dei cibi. Pensate infatti a quanto vapore viene creato durante la cottura: l’ebollizione dell’acqua per la preparazione della pasta o di verdure o la preparazione di pietanze che richiedono cotture lente e prolungate rilasciano nell’aria importanti quantitativi di umidità. Se possibile, oltre alla cappa accesa aprite anche leggermente la finestra per evitare l’effetto condensa.
Dopo aver fatto la doccia o il bagno aerare la stanza aprendo la finestra. Chi non adora farsi un bel bagno caldo? Ma basterà dare un’occhiata allo specchio per rendervi conto di quanto vapore viene rilasciato nella stanza. Anche in questo caso, una azione semplice come quella di aprire la finestra per qualche minuto abbasserà la temperatura ed eviterà una condensazione eccessiva che nel tempo potrebbe rendersi dannosa per i vostri muri.
Evitare, se possibile, di stendere la biancheria eccessivamente bagnata in casa. I tessuti asciugandosi rilasciano nell’aria grossi quantitativi di umidità. Nel caso sia possibile utilizzate la centrifuga della vostra lavatrice che contribuirà a togliere quanta più acqua possibile dai vestiti.
Anche l’utilizzo del ferro da stiro rilascia umidità durante il suo utilizzo. Soprattutto se utilizzate un modello a caldaia noterete quanto vapore fuoriesce dalla piastra, anche in questo caso il consiglio è sempre quello di aprire le finestre per pochi minuti.
Evitare i ristagni nei sottovasi delle piante da appartamento. Oltre ad essere dannoso per la maggior parte delle piante e poter diventare luogo di nidificazione per le zanzare durante le stagioni calde, il ristagno d’acqua è un ottimo viatico per la formazione di umidità e condensa. Il nostro consiglio è quindi quello di innaffiare le piante solo quando è strettamente necessario per evitare eccessiva umidità nel terriccio ed eliminare l’acqua in eccesso non appena si forma nel sottovaso.
Questi consigli possono aiutare ad abbassare il ristagno di umidità all’interno della casa ma bisogna tenere conto che se la stessa viene combinata con altri fattori quali la scarsa aerazione, alte temperature, mancanza di luminosità o problemi strutturali, i vostri sforzi potrebbero non bastare per evitare la formazione di condensa e muffe e bisognerà ricorrere a interventi mirati come ad esempio:
- l’utilizzo di pitture termiche come Elo Term speciale pittura in grado di ridurre la condensa e di conseguenza limitare o perfino impedire la formazione di muffe
- l’installazione di cappotti interni come Elo Dep costituito da un pannello di polistirene espanso estruso, dall’alto potere termoisolante
Nel caso vi accorgiate di presenza di muffa e umidità nella vostra abitazione, non esitate a contattarci tramite il form o i contatti telefonici che troverete nella pagina contatti. Dato che i problemi e le soluzioni sono molteplici, i nostri tecnici saranno a disposizione per studiare al meglio il vostro problema e suggerirvi la soluzione mirata per sconfiggere definitivamente i problemi di umidità.
Muffa e umidità nelle cantine come risolvere il problema
Muffa e umidità nelle cantine: come risolvere il problema?
Esistono soluzioni efficaci contro la muffa e l’umidità che solitamente colpiscono i locali interrati o seminterrati come cantine o tavernette.?
Qual’è il motivo della presenza di umidità e muffa in stanze interrate o seminterrate? La risposta è semplice: la loro posizione
L’umidità e muffa all’interno delle cantine o delle tavernette spesso deriva dalla loro posizione, frequentemente interrata o seminterrata. La scarsa luce che filtra al loro interno, l’umidità di risalita e le possibili infiltrazioni d’acqua dal terreno a loro circostante o proveniente da eventuali falde acquifere presenti sotto al pavimento sono tra i principali motivi che causano muffa e umidità.
Queste condizioni fanno sì che all’interno di cantine o tavernette si formi umidità e condensa, che sono le principali cause della formazione di muffa, di macchie sulle pareti e causa di crepe e distaccamento dell’intonaco.
Vista la posizione interrata o seminterrata di cantine o tavernette, ricorrere a metodi semplici come costruire pareti in cartongesso o il pulire i muri con prodotti chimici e riverniciare con tempere traspiranti o antimuffa si rivelano soluzioni temporanee destinate a fallire. Nel giro di poco tempo la risalita capillare e costante dell’acqua nelle murature e la condensa faranno nuovamente il loro corso ricreando nuove presenze di muffe, efflorescenze saline, crepe, distaccamenti dell’intonaco e macchie di umidità.
Il pensiero di poter lasciare aperta quella piccola finestra che avete nel seminterrato o la porta della cantina per arieggiare l’ambiente quando arrivano le giornate calde non è altresì una buona idea. L’aria calda e umida che potrebbe entrare andrebbe a scontrarsi con il freddo delle pareti controterra, che per loro natura rimangono sempre fredde, creando così condensa e di conseguenza muffa.
In caso di presenza di umidità di risalita all’interno di cantine o tavernette una delle soluzioni migliori per combatterla è l’installazione di un impianto elettrosmotico o di centraline elettromagnetiche (se l’altezza del controterra è limitato). Se invece siamo in presenza di umidità di spinta laterale proveniente dal terreno potrebbe essere necessario, oltre all’impianto elettrosmotico l’applicazione di Elo Proof.
Tutti gli altri sistemi, quali intonaci deumidificanti, barriere chimiche ad altezza del terreno, intonaci osmotici, centraline che sfruttano il Gravo-Magnetismo, non risultano efficaci in questi casi.
Dato che le soluzioni sono diverse nei singoli casi, nel caso vi accorgiate di presenza di muffa e umidità nei vostri scantinati, cantine e tavernette, non esitate a contattarci tramite il form o i contatti telefonici che troverete nella pagina contatti. I nostri tecnici saranno a disposizione per studiare al meglio il vostro problema e suggerirvi la soluzione mirata per sconfiggere definitivamente i problemi di umidità.
Cristallizzazione o efflorescenze con presenza dei sali sui muri
Le cause principali che provocano la cristallizzazione o efflorescenze con presenza dei sali sui muri sono costituite dall’evaporazione dell’umidità contenuta all’interno dei materiali di costruzione e la presenza di sali nel terreno che vengono veicolati nelle murature tramite l’umidità di risalita.
All’interno dei materiali da costruzione come i mattoni, sono presenti naturalmente diverse quantità di sali idorsolubili, principalmente solfati, nitrati, nitriti, carbonati e cloruri. Questi sali derivano perlopiù da alcune impurità contenute all’interno delle argille utilizzate per la costruzione dei mattoni e dallo zolfo che è presente nei combustibili utilizzati per la cottura degli stessi.
Durante il normale processo di evaporazione dell’acqua contenuta all’interno dei materiali da costruzione (leggi qui), i sali idrosolubili vengono trasportati dall’interno dei materiali di costruzione verso l’esterno e vengono depositati sulle superfici esterne dei muri lasciando delle tracce ben visibili di colore bianco che vengono appunto chiamate efflorescenze saline.
Nel caso notiate presenza di cristallizzazione o efflorescenze con presenza di sale sui muri dei vostri stabili non esitate a contattarci chiamandoci ad uno dei recapiti telefonici o compilando il form che troverete nella pagina dei contatti
Esiste anche un’altra tipologia di cristallizzazione o effloresenze con presenze dei sali sui muri che viene chiamata subflorescenza. La subflorescenza avviene nel caso in cui, grazie a particolari condizioni climatiche, l’evaporazione avvenga in tempi estremamente rapidi, in questo caso i sali si depositino non all’esterno, bensì tra i laterizi e l’intonaco oppure tra l’intonaco grezzo e la finitura. Conseguenza della subflorescenza è il distaccamento dell’intonaco o della finitura dal muro stesso.
Quali sono i danni causati dalla cristallizzazione o efflorescenze con presenza dei sali sui muri?
Sia la cristallizzazione o efflorescenze con presenza dei sali sui muri che la subflorescenza, sia essa causata dall’evaporazione dell’acqua contenuta all’interno dei laterizi o da umidità di risalita causano diverse problematiche:
- Estetica del muro rovinata (soprattutto se si parla di muro a vista)
- Rigonfiamenti sull’intonaco e il conseguente distaccamento dello stesso.
- Una continua presenza di sali, se si presenta ciclicamente e con frequenza può determinare una fratturazione del materiale.
- La presenza di cristallizzazione o efflorescenze con presenze di sali sui muri, se posizionata tra il muro e un rivestimento di piastrelle può causare un distaccamento o la rottura delle stesse.
- Alcuni sali solubili sono igroscopici, in grado cioè di assorbire acqua, la loro presenza sui muri contribuisce quindi a tenere alto il livello di umidità all’interno della capillarità dei materiali da costruzione.
In fase di restauro di uno stabile colpito da cristallizzazione o efflorescenze con presenza dei sali sui muri causata dall’evaporazione naturale dei materiali è sempre bene utilizzare una malta con insensibilità ai solfati e con una elevata macroporosità; risulta infatti difficile sapere e stabilire, al momento del restauro, se all’interno dei materiali di costruzione sia ancora presente una certa quantità di umidità e di solfati che durante la loro evaporazione potrebbero causare nuovamente problemi all’intonaco.
Nel caso in cui la cristallizzazione o efflorescenze con presenza dei sali sui muri sia invece causata dalla umidità di risalita, è bene considerare che l’evaporazione dell’acqua, che è proveniente dal terreno ed è quindi è costante, non si risolverà se non con un intervento mirato atto a bloccarne la risalita.
In caso non si intervenga sulla risalita capillare dell’acqua lungo le murature, la cristallizzazione o efflorescenza con presenza dei sali sui muri può diffondersi lungo tutta la parete rilasciando una inconfondibile “barbetta” bianca.
Uno dei metodi migliori e definitivi per risolvere il problema della cristallizzazione o efflorescenze con presenza dei sali sui muri derivata da umidità di risalita potrebbe essere l’installazione di un impianto elettrosmotico, in grado di bloccare la risalita dell’acqua lungo le murature.
Nel caso siate interessati a ricevere maggiori informazioni o ricevere un preventivo gratuito non esitate a contattarci chiamandoci ad uno dei recapiti telefonici o compilando il form nella pagina dei contatti
Come si diffonde l’umidità di risalita?
L’umidità di risalita è riconoscibile dal fatto che si propaga dal basso verso l’alto, ma qual’è il motivo della sua presenza e come si diffonde l’umidità da risalita?
La cosiddetta umidità di risalita (o umidità da risalita) viene chiamata in questa maniera in seguito all’azione verticale che si manifesta sulle pareti. “Risalita” è un termine usato in maniera un po’ generica, in quanto questa tipologia di umidità riesce a diffondersi in tutte le direzioni, non solo dal basso verso l’alto, ma anche orizzontalmente e verso il basso.
La vostra casa presenta problemi di umidità? Scopri le nostre soluzioni
Ma vi siete mai chiesti come si diffonde l’umidità di risalita?
L’umidità da risalita si presenta nei materiali edili di origine mineraria con porosità comunicante, ossia con pori collegati tra di loro. I pori all’interno dei materiali edili possono variare da qualche micron di dimensione sino ad arrivare a misurare anche alcuni centimetri; quando questi pori sono vicini tra di loro e “comunicanti” si creano i cosiddetti vasi capillari.
Più la porosità è piccola più la risalita sarà efficace a seguito della tensione superficiale che nei capillari di piccole dimensioni aumenta la sua forza; nei pori più grandi invece la tensione superficiale sarà più bassa e la risalita avrà meno effetto, ma in questo caso prevarrà il principio dei vasi comunicanti che porterà l’umidità a riempire le porosità più grosse.
La porosità e la permeabilità sono le caratteristiche fisiche principali di un manufatto che influiscono sul fenomeno dell’umidità da risalita.
La porosità è il quantitativo in volume di pori (micropori e macropori) che sono contenuti nei materiali lapidei di origine vulcanica e calcarea. Quando i pori sono vicini tra loro e comunicanti si formano i capillari, attraverso i quali l’acqua si sposta (appunto per capillarità).
La permeabilità è la capacità fisica di un materiale da costruzione di farsi attraversare dall’acqua quando ne entra a contatto tramite il sistema di pori interconnessi tra di loro in vasi capillari.
La porosità e la permeabilità di un materiale da costruzione a contatto con l’acqua creano una interazione tra di loro, causando fenomeni fisici provocati dalle molecole presenti sia nei materiali solidi che in quelli liquidi ossia coesione, adesione e tensione superficiale che unite vanno a formare la capillarità.
Ricapitolando quindi: quando l’acqua attraversa materiale lapideo incontra capillari larghi e capillari sottili dando inizio a fenomeni di diverso tipo di diffusione capillare della stessa. L’umidità da risalita è quindi causata da un insieme di combinazioni variabili fisiche che promuovono la diffusione dell’acqua all’interno dei muri.
Se le pareti dei vostri stabili e delle vostre case presentano tracce di umidità da risalita, il modo ottimale per risolvere il problema è l’installazione di un impianto elettrosmotico.
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