Specifiche esclusive delle centraline ELO per la deumidificazione
Le nuove centraline ELO per la deumidificazione muraria oltre a coniugare elettrosmosi ed elettrofisica avranno specifiche esclusive innovative e totalmente diverse rispetto agli apparecchi finora in commercio
Le nuove centraline ELO per la deumidificazione muraria definitiva e la risoluzione dei problemi di umidità di risalita sono apparecchi totalmente innovativi. I nostri tecnici hanno studiato apposite specifiche esclusive per le centraline ELO per renderle diverse dagli altri prodotti che è possibile trovare in commercio. Specifiche esclusive delle centraline ELO
Sistema adattivo elettrofisico
Grazie a specifici sensori remoti sarà possibile effettuare una lettura ciclica del campo elettrico presente sulle murature. La rilevazione di questo dato sarà utile per capire quale siano la frequenze migliori per la deumidificazione del muro che si sta trattando.
La deumidificazione elettrofisica ELO non utilizza una singola frequenza fissa ma una serie di multifrequenze che lavorano a rotazione e che vengono impostate nel settaggio della centralina dai nostri tecnici.
Tutte le frequenze verranno attivate alternativamente ed in maniera ciclica. Dopo aver eseguito e analizzato i risultati ottenuti tramite i sensori remoti, il software sceglierà le frequenze che risulteranno essere più efficaci per ottenere i migliori risultati di deumidificazione in ogni singolo caso (tuning frequency).
Non esiste infatti una frequenza standard adatta per tutti i muri. Il tipo di frequenza può cambiare, per esempio, in base al tipo di materiale utilizzato in fase di costruzione, in base alla tecnica costruttiva o differenziarsi a seconda del quantitativo di acqua assorbita nel corso del tempo e dei sali presenti nella muratura.
Le frequenze ideali potranno cambiare anche nel corso del tempo, per questo motivo il tuning frequency verrà attivato in automatico a cadenze fisse nel corso del tempo.
Antenna esterna per il sistema elettrofisico
L’antenna utilizzata per la deumidificazione elettrofisica potrà essere integrata all’interno della centralina (come avviene attualmente in tutte le centraline in commercio) oppure posizionata esternamente.
Il possibile posizionamento esterno dell’antenna sarà molto utile nel caso in cui si voglia deumidificare ambienti di grandi dimensioni. Il diametro delle antenne che può essere contenuto all’interno delle nostre centraline ELO Def permette di essere funzionali nel raggio di 13 – 15 m dal punto di installazione della centralina.
Tramite l’installazione di un’antenna esterna alla centralina si potrà bypassare il limite del diametro utilizzabile e non sarà più necessario ricorrere all’installazione di più apparecchi per gli immobili più grandi. In caso di strutture di dimensioni davvero importanti sarà possibile utilizzare più antenne collegate alla stessa centralina.
Grazie al posizionamento esterno dell’antenna elettrofisica sarà possibile installare la centralina dedicata al funzionamento dell’elettrosmosi in un ambiente di servizio (visivamente la centralina potrebbe non essere gradita al cliente) e sarà possibile posizionare l’antenna per la deumidificazione elettrofisica in una zona centrale della casa rendendola più efficace.
L’antenna per la deumidificazione elettrofisica, volendo, potrebbe essere resa non visibile. L’antenna si potrà infatti inserire nel retro di un quadro, oppure all’interno di una scatola incassata nel muro o inserita direttamente sotto intonaco, adeguatamente protetta.
Cortocircuitazione degli elettrodi dell’impianto elettrosmotico in assenza di alimentazione
L’impianto elettrosmotico una volta installato deve essere lasciato costantemente in funzione per mantenere l’umidità alla quota inferiore del pavimento. Certe volte però questa cosa non è possibile, pensiamo per esempio ad una interruzione di erogazione di corrente o a lavori di ristrutturazione che si protraggono per diverso tempo o ad un guasto della centralina. Se uno di questi eventi dovesse accadere, gli elettrodi dell’impianto elettrosmotico definitivo verranno cortocircuitati. In questa maniera la differenza di potenziale tra la parte alta dell’impianto e la parte bassa viene annullata, azione che ritarderà la risalita dell’umidità nelle murature preservandole.
Nuove centraline ELO per la deumidificazione definitiva i vantaggi
Meglio Impianto elettrosmotico o centralina elettrofisica per deumidificare?
Con le nuove centraline ELO mai più scelte complicate!
Meglio la deumidificazione con centraline elettrofisiche o impianto elettrosmotico? A breve questa domanda non avrà più senso di esistere, mai più scelte difficili! Con le nuove centraline ELO un unico apparecchio in grado di gestire due metodi di deumidificazione! Ecco quali sono i vantaggi delle nuove centraline ELO per la deumidificazione definitiva
Grazie alla nuova generazione di centraline ELO studiate per risolvere definitivamente problemi di risalita capillare sarà possibile unire i benefici della deumidificazione mediante elettrosmosi a quelli della deumidificazione tramite centralina elettrofisica.
Le nuove centraline ELO sono il frutto di progetto innovativo e mai visto prima sul mercato per cui è stata richiesta domanda di brevetto.
Vediamo sul lato pratico quali sono i vantaggi principali dei singoli sistemi di deumidificazione tramite elettrosmosi e centraline elettrofisiche:
Vantaggi elettrosmosi:
- Immediata efficacia del sistema di deumidificazione su tutte le murature nel quale è installato comprese quelle controterra;
- Totale garanzia di efficacia;
- Asciugatura rapida delle murature (2/3 mesi) che permette un veloce ripristino degli intonaci ammalorati.
Vantaggi elettrofisica:
- Sistema totalmente reversibile;
- Non invasivo;
- Costi più contenuti rispetto l’elettrosmosi.
I costi di deumidificazione con la nuova centralina ELO saranno più contenuti grazie alla possibilità di poter deumidificare parte delle pareti con l’elettrofisica e parte con l’elettrosmosi.
Ecco alcuni esempi pratici:
Sarà possibile installare un impianto elettrosmotico sulle murature esterne che presentano tracce di umidità gravi o murature controterra e nel contempo deumidificare le murature interne che presentano tracce di umidità di entità minore mediante il solo sistema elettrofisico. (risparmio di costi e minor disagio in ambienti abitati e arredati).
oppure
Sarà possibile deumidificare un piano interrato o seminterrato con murature controterra in maniera efficace grazie all’elettrosmosi e deumidificare le murature del piano terra che non necessitano di interventi incisivi tramite l’elettrofisica. (risparmio di costi e minor disagi)
oppure
Sarà possibile installare un impianto elettrosmotico provvisorio per velocizzarne l’asciugatura delle murature e una volta che queste risulteranno asciutte verranno mantenute tali dal sistema elettrofisico (risparmio di costi e rapidità di asciugatura delle murature che non sarebbe ottenibile mediante il solo utilizzo dell’elettrofisica).
Queste sono solo alcune delle possibili soluzioni del sistema sinergico delle nostre nuove centraline! Un nuovo sistema di deumidificazione totalmente modulabile ed in grado di adattarsi alle esigenze e richieste di ogni singolo cliente.
La nostra nuova centralina ELO è ancora senza nome, hai quale idea da suggerirci? 🙂
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Elettrosmosi e elettrofisica in un'unica centralina ELO
Il nuovo metodo per la deumidificazione definitiva ELO
Elettrosmosi ed Elettrofisica in un’unica centralina
Una novità nel campo della deumidificazione mai vista prima, le nuove centraline ELO sono in arrivo. Un solo apparecchio per coniugare due diversi metodi di deumidificazione per ottenere risultati garantiti: elettrosmosi e elettrofisica in un’unica centralina.
Per quanto i nomi “elettrosmosi” ed “elettrofisica” possano sembrare simili, si tratta di due metodi di deumidificazione diversi. Nel caso di problemi di umidità di risalita fino ad oggi ci si trovava davanti ad un bivio. Quale metodo di deumidificazione è il migliore per risolvere il mio problema di umidità? Una scelta non sempre semplice, dettata da esigenze diverse per ogni singolo caso. Grazie alle nuove centraline ELO Def questa scelta non sarà più fonte di grattacapi: un’unica centralina racchiuderà entrambi i metodi di deumidificazione.
La nuova centralina e i suoi metodi di deumidificazione
Deumidificazione elettrofisica ELO
La nuova centralina ELO presenterà al suo interno un modulo specifico per la deumidificazione elettrofisica. Il sistema elettrofisico viene chiamato anche “sistema di deumidificazione senza fili” in quanto non necessita di alcun impianto esterno (a differenza dell’elettrosmosi).
La deumidificazione elettrofisica è ideale nel caso non si voglia o non si possa effettuare opere murarie invasive che potrebbero creare disagio in ambienti domestici abitati o per particolari necessità come, per esempio la presenza di:
- presenza di facciavista
- coperture di pregio
- affreschi
- beni vincolati
Deumidificazione elettrosmotica ELO
L’impianto elettrosmotico ELO System alimentato dalle nuove centraline ELO potrà essere di due tipi:
Definitivo ideale per la deumidificazione delle murature che presentano umidità di risalita in forma grave o che si trovano vicino a falde d’acqua e/o in presenza di muri controterra (tavernette, cantine, seminterrati). L’impianto definitivo prevede l’installazione di elettrodi nella muratura in maniera permanente e una accensione continuativa dell’impianto per contrastare in maniera efficace e definitiva la risalita capillare.
Provvisorio questo tipo di impianto si utilizza solitamente in concomitanza con le centraline elettrofisiche per ottenere una asciugatura rapida delle murature in tempi brevi (30 – 60 giorni) altrimenti non ottenibili con le sole centraline elettrofisiche i cui tempi di asciugatura dei muri si attestano attorno ai 24-36 mesi. L’impianto provvisorio viene spesso utilizzato anche in caso di allagamenti o rotture di tubature che hanno impregnato i muri. Gli elettrodi sono installati mediante fori di piccolo diametro e collegati con filo esterno, una volta assolta la funzione di asciugatura l’impianto viene rimosso.
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Novità nel campo della deumidificazione in arrivo
La nuova generazione di centraline ELO
sta per essere immessa nel mercato!
La domanda di brevetto è stata presentata, tra qualche mese le nuove centraline ELO saranno realtà. Una novità nel campo della deumidificazione mai vista prima: elettrosmosi e centraline elettrofisiche in un unico apparecchio per adattarsi ad ogni necessità.
I nostri responsabili tecnici sono costantemente al lavoro, impegnati nella continua ricerca e sviluppo di prodotti innovativi coi quali ottenere risultati sempre migliori nel campo della deumidificazione.
Un impegno costante e profuso nel migliorare i sistemi di deumidificazione ELO ha portato allo sviluppo di un nuovo apparecchio innovativo.
Le nuove centraline ELO, che verranno immesse sul mercato tra qualche mese, saranno un prodotto totalmente nuovo e mai visto prima nel campo della deumidificazione per il quale è stata presentata domanda di brevetto.
La nuova centralina prodotta interamente in Italia nei laboratori ELO sarà in grado sia di alimentare un impianto di deumidificazione elettrosmotico attivo (ELO System) che di generare l’emissione di un debole campo elettromagnetico per la deumidificazione elettrofisica (ELO Def).
I due sistemi di deumidificazione potranno essere utilizzati singolarmente o in contemporanea in base alle singole necessità di ogni cliente. Gli scenari di utilizzo di questa nuova centralina sono molteplici e modulabili.
Grazie alla sinergia dei due sistemi di deumidificazione si avrà un’ulteriore garanzia di una deumidificazione definitiva ed una eliminazione permanente ai problemi di umidità di risalita.
Grafica della nuova centralina ELO
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Domande frequenti centraline elettrofisiche ELO Def FAQ
Tutto o quasi tutto quello che vorreste sapere sulle centraline elettrofisiche ELO Def. Il loro funzionamento e la loro efficacia nel bloccare ed eliminare definitivamente l’umidità di risalita.
Come funziona la centralina ELO Def?
Il principio di funzionamento delle centraline elettrofisiche ELO Def si fonda sull’induzione elettromagnetica a particolari frequenze. Le frequenze emesse dalla centralina sono in grado di caricare positivamente le murature che si trovano all’interno del suo raggio d’azione orientando le molecole d’acqua verso il terreno. Verrà così impedita la risalita capillare senza bisogno di dover eseguire interventi particolarmente invasivi.
Dopo quanto tempo verrà bloccata l’umidità di risalita?
La centralina ELO Def comincerà ad arrestare l’umidità di risalita capillare non appena verrà attivata partendo dalla zona circostante all’apparecchio per poi raggiungere tutte le murature all’interno del suo raggio di azione. Nel tempo l’umidità presente nei muri non verrà più alimentata dalla risalita e verrà eliminata tramite evaporazione naturale dalla superficie muraria andando lentamente a scomparire.
Dopo quanto tempo i muri diventeranno asciutti?
Tutte le centraline elettrofisiche e apparecchi similari bloccano la risalita ma non asciugano i muri. L’evaporazione totale dell’acqua dai muri avverrà nel corso di un tempo stimabile tra i 12 ed i 36 mesi. Quantificare in anticipo un tempo di asciugatura esatto risulta essere alquanto difficile in quanto dipendente da molte variabili quali spessore delle murature, tipo di materiale, quantitativo di acqua assorbita nel corso del tempo, quantitativo di sali presenti nelle murature, temperature ambientali, ecc.
Per questo motivo è sempre consigliato l’utilizzo della deumidificazione elettrofisica abbinata all’applicazione di specifici intonaci macroporosi. Questi prodotti sono in grado di favorire l’evaporazione superficiale e quindi l’asciugatura della muratura.
E’ possibile accelerare i tempi di asciugatura delle pareti?
E’ possibile ridurre i tempi di asciugatura grazie al sistema misto ELO che prevede l’installazione di un impianto elettrosmotico provvisorio in grado di asciugare le pareti nell’arco di 60-90 giorni. L’impianto elettrosmotico provvisorio è costituito da materiale sacrificale installato tramite piccoli fori nella muratura che consente di mantenere i costi di installazione molto inferiori rispetto a quelli di un impianto elettrosmotico definitivo.
Una volta asciugate le murature, l’impianto potrà essere rimosso procedendo con il ripristino estetico delle murature previa applicazione di un rinzaffo antisale a protezione del nuovo intonaco che verrà applicato.
Una volta asciugate le pareti posso disinstallare la centralina ELO Def?
La centralina ELO Def andrà tenuta costantemente in funzione anche dopo l’asciugatura delle murature per mantenere definitivamente l’umidità di risalita a livello del terreno.
Le centraline elettrofisiche bloccano le efflorescenze saline?
No. Le efflorescenze saline sono causate dal processo di evaporazione dell’acqua durante la quale i sali presenti nei muri vengono trasportati e depositati dall’interno delle pareti al loro esterno dalle molecole d’acqua. Per evitare danni a nuovi intonaci, prima di procedere con il ripristino estetico delle murature è bene aspettare la totale evaporazione dell’acqua e applicare in seguito uno strato di rinzaffo antisale a protezione del nuovo intonaco.
Se salta la corrente per qualche ora cosa succede?
Nel caso in cui per motivi di emergenza o necessità vada a mancare la corrente per un periodo limitato non accadrà nulla. Il fenomeno della risalita è un processo molto invasivo ma piuttosto lento. Onde evitare problematiche è comunque necessario che i periodi di inattività vengano limitati al minimo e che la centralina venga riattivata non appena possibile.
Dove va installata la centralina ELO Def?
La scelta del luogo più indicato per l’installazione delle centraline elettrofisiche avviene in un primo momento studiando le planimetrie fornite dal committente. A seguito verranno effettuati colloqui e un sopralluogo per rilevare possibili apparecchi che potrebbero interferire con il buon funzionamento della centralina. Verranno inoltre valutati i posizionamenti delle prese elettriche e scelta la posizione più idonea per rendere il più efficace possibile il raggio di azione della ELO Def.
Come si installano le centraline ELO Def?
L’installazione delle centraline ELO Def è minimamente invasiva e non richiede particolari opere murarie. Questo fattore le rende adatte per la deumidificazione di luoghi che presentano rivestimenti particolari, come facciavista, rivestimenti di pregio o ancora di più nei monumenti storici. Le centraline vengono installate direttamente sulla muratura ad un’altezza di circa 0,5 – 1,5 metri dal pavimento, collegata alla normale rete elettrica a 220V.
Come posso sapere se ELO Def sta realmente bloccando la risalita?
Dietro richiesta del cliente è possibile installare sui muri 2 o più sensori capacitivi collegati alla centralina ELO Def senza fili (wireless). In questa maniera è possibile effettuare a cadenza regolare alcune misurazioni relative a temperatura, umidità e controllo dell’indice di risalita capillare che verranno poi registrata all’interno dell’apparecchio rendendole consultabili.
In alternativa, è possibile richiedere e pianificare controlli che verranno effettuati direttamente dai nostri tecnici tramite l’utilizzo di strumenti capacitivi. Questi controlli vengono generalmente effettuati a 6, 12, 24 mesi dal momento dell’installazione.
Il segnale magnetico emesso da ELO Def può essere dannoso per la salute o interferire con dispositivi elettronici?
Il debole segnale magnetico emesso da ELO Def è di tipo impulsivo ed orientato, studiato appositamente per contrastare la risalita capillare. Risulta essere sicuro per la salute umana e degli animali e non è in grado di interferire con alcun apparecchio elettronico, anche di tipo biomedicale, presente nelle vicinanze.
Quale tipo di manutenzione bisogna effettuare?
La centralina ELO Def non necessita di alcuna manutenzione da parte del cliente. Si richiede solamente che venga periodicamente controllato il corretto funzionamento della stessa accertandosi della presenza di un led lampeggiante di colore verde. Nel caso in cui il led diventi fisso e di colore rosso significa che è presente una anomalia che richiede l’intervento di un tecnico ELO.
La centralina ELO Def è coperta da garanzia?
Le centraline ELO Def sono coperte in tutte le loro parti da una garanzia valida 2 anni, durante i quali è prevista la riparazione o sostituzione dell’apparecchio. La garanzia decade in caso di manomissioni da parte di personale non autorizzato e a seguito di danneggiamenti dovute a cause esterne.
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Umidità da condensa: quali piante per assorbire l'umidità in casa?
In caso di problemi di umidità da condensa in casa, adottare una pianta potrebbe dare una mano a migliorare la situazione. Alcune piante infatti sono utili per assorbire l’umidità presente negli ambienti.
Per avere una casa confortevole e garantirci un giusto benessere fisico abbiamo bisogno che negli ambienti domestici sia presente un determinato tasso di umidità. Un clima troppo secco non è ideale per il nostro corpo, ma nemmeno una eccessiva presenza di umidità lo è. Troppa umidità può incidere sul nostro fisico e creare anche problemi ai muri delle nostre case favorendo la formazione di muffe dannose per la salute.
Quali sono i tipi di umidità principali?
L’umidità presente in casa deriva generalmente da problemi di risalita oppure di condensa.
La risalita è causata dall’assorbimento da parte delle murature di acqua presente nel terreno circostante. I muri assorbono l’umidità come delle spugne e fa risalire l’umidità lungo le pareti. Generalmente crea danni alle murature (rovinando intonaci e creando muffa) a partire dal basso.
L’umidità da condensa viene invece causata dalla differenza di temperatura tra le pareti (fredde) e l’aria presente in casa (generalmente più calda. L’umidità da condensa si forma sulle murature nella zona alta, specialmente negli angoli e dietro ai mobili. Ambienti particolarmente colpiti dalla condensa sono soprattutto i bagni e le cucine dove viene prodotto più vapore.
Umidità da condensa
L’umidità da condensa presente nelle nostre può derivare da tanti fattori. Particolari condizioni meteorologiche e stagioni fredde favoriscono l’aumento di umidità negli ambienti. L’umidità da condensa può derivare anche da problemi strutturali o da alcune azioni che compiamo abitudinariamente possano incidere.
Per esempio: è stato calcolato che una famiglia media composta da 3 o 4 persone, in una giornata riesce a produrre dai 9 ai 12 litri di acqua sotto forma di vapore che nella maggior parte dei casi si deposita sui muri.
Se avete problemi lievi legati a umidità da condensa, oltre che seguire alcuni consigli di gestione della casa, potete prendere in considerazione di adottare alcune piante. Alcune piante hanno infatti un ruolo positivo nell’assorbimento dell’umidità ambientale.
Quali piante sono capaci di assorbire umidità?
Aloe
L’Aloe ha buone capacità di assorbimento dell’umidità. Va messa in ambienti luminosi ma lontano dal sole diretto. L’aloe è una pianta succulenta perenne originaria della penisola arabica. Il suo succo estratto e il suo gel erano utilizzati già dagli egizi per le sue doti curative. Oggi viene impiegata anche per la produzione di cosmetici e integratori alimentari.
Bambù
Il bambù è in grado di assorbire l’umidità ambientale. Il bambù non necessita di particolari cure e ha il vantaggio di poter essere tenuta anche in ambienti con poca luce. Originaria dell’Asia, la versione nana può essere facilmente coltivato in vaso.
Felce
La felce riesce ad assorbire umidità grazie al suo fogliame molto sviluppato. Non necessita di molte cure, resiste bene agli sbalzi di temperatura e può essere coltivata in vaso.
Orchidea
L’Orchidea oltre che regalare bellissimi fiori può essere di aiuto con l’umidità. In questo caso sono le radici della pianta ad assorbire l’umidità. Originaria delle zone tropicali ha la peculiarità di amare in particolar modo l’umidità.
Azalea
L’Azalea è una bellissima pianta ornamentale che regala fiori colorati. Ha buone capacità di assorbire l’umidità ma ha bisogno di una buona dose di cure come l’annaffiatura frequente e la dimora lontano da correnti d’aria.
Begonia
La Begonia ama in particolar modo gli ambienti umidi ed è molto adatta per gli appartamenti. Non necessita di particolari cure se non prestare attenzione a non esporla direttamente alla luce solare.
Sansevieria
La Sansevieria si adatta bene alla vita in appartamento anche in ambienti con poca luce. Ha una discreta capacità di assorbire vapore acque e di purificare l’aria.
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Proteggersi dalla muffa? Come fare a giocare d’anticipo
Lucio Pasi di ELO intervistato da ProntoPro
Qual è la differenza tra umidità in risalita e umidità da condensa?
Proteggersi dalla muffa è possibile? Innanzitutto bisogna sapere che esistono due diverse tipologie di umidità, quella in risalita e quella da condensa.
In termini semplici, l’umidità di risalita è quella che si forma a causa dell’acqua che, appunto, risale per capillarità all’interno del muro da sotto il livello del pavimento, quando il muro non è stato adeguatamente isolato dal terreno su cui poggia. Caratteristica manifestazione dell’umidità di risalita è il deterioramento dell’intonaco nella parte bassa del muro, con possibile formazione di efflorescenze saline sotto forma di “barbette”. L’umidità da condensa, invece, è dovuta alla formazione appunto di condensa sulla muratura.
La condensa si forma quando la differenza termica tra l’aria ambientale e il muro è alta, cioè quando il muro è freddo e l’aria ambientale, naturalmente umida, è calda; per esempio è quello che succede quanto prendiamo una bottiglia d’acqua dal frigorifero: questa si bagna esternamente poiché il vapore acqueo contenuto nell’aria intorno alla bottiglia si raffredda e passa dallo stato gassoso (vapore) allo stato liquido (acqua). Nello stesso modo, l’acqua presente nell’aria condensa sul muro freddo, bagnandolo e creando l’ambiente ideale per la formazione e proliferazione di muffe.
Esempio di umidità da risalita
Esempio di umidità da condensa
Rimuovere la muffa dai muri... fai da te consapevole
Rimuovere la muffa dai muri con il fai da te è possibile e piuttosto semplice. Bisogna però prendere alcuni accorgimenti per evitare di peggiorare la situazione. Le spore delle muffe sono infatti molto volatili e potrebbero intaccare altri ambienti o oggetti.
Aprire di tanto in tanto le finestre con l’intenzione di rinfrescare la casa e arieggiare è sempre un’ottima idea. Bastano pochi minuti al giorno per cambiare totalmente aria. A volte però, complice l’umidità ed il freddo dell’inverno, possiamo sentire uno sgradevole odore di muffa. Avete sui vostri muri delle chiazze di muffa simili a quelle della foto qua sotto? Allora è meglio intervenire in maniera più incisiva. Il primo passo che possiamo provare a fare è quello di rimuovere la muffa dai muri con il fai da te.
Prima di iniziare a rimuovere la muffa dai muri con il fai da te, sappiate che bisogna procedere con cautela.
Rimuovere la muffa dai muri è un lavoro abbastanza semplice ma è un compito va eseguito seguendo alcuni accorgimenti. L'obiettivo è quello di evitare di diffondere le spore della muffa nell’aria. Le spore sono estremamente piccole e volatili e possono dare origine a nuove “chiazze” di muffa, intaccare a oggetti o scatenare reazioni allergiche nelle persone particolarmente sensibili. Questi sono i motivi per i quali prima di rimuovere la muffa dai muri con il fai da te bisogna sapere come procedere nella giusta maniera e procurarsi i prodotti giusti.
Esistono diversi prodotti specifici in commercio per togliere la muffa, alcuni anche costosi. Sappiate che anche la semplice candeggina (ipoclorito di sodio) va benissimo. Per rimuovere la muffa correttamente, basta procedere nella maniera che vi descriviamo di seguito.
- Bisogna versare la candeggina o un prodotto specifico in una bacinella con dell’acqua.
- Scegliamo uno straccio che non lascia pelucchi oppure una spugna e immergiamolo nel liquido.
- Dopo averlo strizzato procediamo tamponando il muro dove è presente la muffa. E’ di fondamentale importanza tamponare e non sfregare dato che è proprio lo sfregamento che farebbe diffondere le spore nell’aria.
- Tamponate poi con una spugna immersa in sola acqua per lavare la superficie. Lasciate quindi asciugare la muratura e se necessario, una volta asciutta, ripetere l’operazione.
Se la parete trattata è colorata, l’uso di candeggina potrebbe scolorirla. Una volta ultimata la rimozione della muffa ultimata potrebbe quindi rendersi necessario tinteggiare. Consigliamo di utilizzare una pittura termica e non le pitture commercializzate come antimuffa. Le pitture antimuffa di fatto contengono solo un fungicida acido (come la candeggina). Questi prodotti limitano di molto poco la formazione di nuove muffe. La pittura termica, invece, contiene microsfere cave che aumentano la temperatura del muro, agendo quindi sulle cause stesse della formazione di muffa.
Le pitture termiche, ad esempio ELO Term, non coibentano la muratura, ma si limita ad aumentare la temperature della superficie del muro. Per coibentare un muro bisogna installare un cappotto termico esterno o un pannello termico interno (ad esempio ELO Dep). Poiché tra le cause principali di insorgenza di condensa e della cosiddetta muffa da condensa c'è principalmente la differenza di temperatura tra la superficie del muro e l’aria ambientale, con la pittura termica si interviene alla base del problema. Grazie alla pittura termica si va quindi a limitare enormemente le condizioni che consentono alla muffa di formarsi.
Avete problemi di muffa e umidità da condensa in casa? Per avere maggiori informazioni su come risolvere i problemi in maniera definitiva contattarci via mail all'indirizzo info@elosystem.it o al form che troverete nella pagina contatti
ELO Videopresentazione
Cos’è e che cosa fa l’azienda Elo?
In questa breve videopresentazione vi verranno presentate le soluzioni offerte dalla Elo per risolvere definitivamente i tuoi problemi di muffa e umidità e per risanare completamente i muri dei vostri stabili.
Per maggiori informazioni sui sistemi di deumidificazione elettrosmotica o per ricevere un preventivo personalizzato non esitate a contattarci ai numeri telefonici che troverete qui o compilando il form.
Umidità di risalita e umidità da condensa: la primavera aiuta?
Con la primavera il problema dell’umidità tende a diminuire, ma purtroppo non si risolve.
Finalmente è primavera! Fiori, verde, temperature più che gradevoli, non c’è dubbio: ne avevamo tutti un bisogno impellente.
Con le temperature miti, il problema dell’umidità da condensa tende a migliorare: le murature si scaldano ed il divario termico tra la temperatura all’interno della casa e la muratura diminuisce, non permettendo quindi all’acqua di condensare sulle pareti e creare il terreno fertile per la proliferazione della muffa. Se quindi rimuovete la muffa utilizzando candeggina e ritinteggiate le zone dove la muffa era presente, è più che probabile che fino a questo autunno la muffa vada in vacanza. Il problema, tuttavia, si ripresenterà in autunno, con il calare delle temperature esterne e l’accensione degli impianti di riscaldamento. Se volete rimandare ora è possibile, ma il consiglio è di affrontare il problema prima dell’arrivo dei primi freddi, con trattamenti ed interventi specifici e risolutivi, in modo da dare il benservito definitivo alla muffa.
Per l’umidità di risalita il discorso è diverso. L’acqua presente nel terreno continua a risalire sulle murature indipendentemente dalle temperature ambientali interne ed esterne alla muratura affetta dal problema. Questo è il momento giusto per intervenire e risolvere definitivamente il problema dell’umidità di risalita sulle murature. Perché? Perché se da un canto le temperature estive non influiscono sulla risalita capillare e quindi non determinano un affievolimento del fenomeno, dall’altro canto, se si interviene con un metodo risolutivo come quelli offerti da ELO, una volta bloccata la risalita dell’acqua per via capillare nelle murature, le temperature più alte accelerano il processo di asciugatura del muro. In parole semplici, il muro asciuga prima. Poiché tutti gli interventi per essere risolutivi devono creare una barriera all’umidità di risalita, solitamente dopo la creazione di questa barriera è bene attendere che il muro sia asciutto prima di procedere al ripristino dell’intonaco danneggiato dall’umidità di risalita. I tempi di asciugatura sono influenzati dal tipo di sistema di deumidificazione utilizzato e dalla stagione in cui si effettua l’intervento. La tarda primavera è in assoluto il momento migliore per qualsiasi metodo in grado di bloccare l’umidità di risalita capillare, quale l’impianto elettrosmotico Elo System o l’applicazione di resine e intonaco deumidificante, perché le maggiori temperature consentono una più rapida asciugatura della muratura e l’intonaco danneggiato può essere ripristinato molto prima.
Siamo già tutti proiettati verso l’estate e le nostre agognatissime vacanze, ma la nostra casa è il nostro bene primario (materiale, si intende!), vale quindi la pena fare uno sforzo in più e risolvere il problema dell’umidità una volta per tutte. Se siamo fortunati e possiamo godere anche di un nostro giardino privato, possiamo anche pensare di sfruttarlo al meglio con un pergolato progettato e realizzato a regola d’arte. Per questo posso consigliarvi Il Pergolato di Antonio Scaramagli. Potete contattarlo tramite la sua pagina Facebook Il Sig. Scaramagli è una persona molto professionale ed esperta che saprà consigliarvi al meglio e progettare per voi un angolo di paradiso in giardino!
Buon inizio primavera a tutti!
Nota: non è possibile commentare direttamente sul sito. Tutti gli articoli presenti nell’attuale sezione BLOG sono postati anche sulla pagina Facebook Elosystem nella quale potete postare tutti i vostri commenti :-)
Carlotta Minozzi
Per maggiori informazione non esitate a contattarci tramite il form o con i numeri telefonici che troverete nella pagina contatti
Riconoscere i tipi di umidità e le soluzioni per risolvere i problemi definitivamente
Avete problemi di umidità in casa? Generalmente le cause possono essere due. Proviamo a capire come riconoscere i diversi tipi di umidità e scopriamo quali sono le soluzioni possibili per risolvere il problema in maniera definitiva.
Umidità di risalita
L’umidità di risalita si presenta generalmente nelle parti basse della muratura. In parole molto semplici l’umidità di risalita compare quando il muro riesce ad assorbire l’acqua che è presente nel terreno circostante. Le motivazioni che portano all’assorbimento dell’acqua possono essere di varia origine. L’acqua viene assorbita e riesce a diffondersi sia dal basso verso l’alto che orizzontalmente sfruttando delle piccole cavità presenti all’interno nei mattoni (pori) tramite un processo scientifico che viene chiamato capillarità.
Un muro colpito da umidità di risalita appare umido e nei casi più gravi addirittura bagnato al tatto. L’umidità col passare del tempo porta alla formazione di efflorescenze saline, che si presentano sotto forma di barbette o chiazze biancastre. Si tratta del sale che è contenuto nell’acqua e che durante la fase di evaporazione affiora in superficie depositandosi sulle pareti. Le efflorescenze saline causano diversi problemi: l’erosione dei materiali da costruzione e il distaccamento dell’intonaco.
L’umidità di risalita porta inoltre a dispersione del calore abbassando in comfort delle stanze. A seconda dei materiali da costruzione l’umidità di risalita può arrivare anche ad oltre un metro e mezzo di altezza.
Umidità da condensa
Pentole che bollono, vestiti stesi che asciugano, vapori derivati dall’utilizzo delle docce, acqua presente nei sottovasi delle piante; questo sono solo alcune delle fonti che creano umidità in casa. L’acqua che evapora dal nostro vivere quotidiano si muove in maniera impercettibile nell’ambiente e quando va a scontrarsi con le superfici della casa (generalmente più fredde), si crea la condensa.
Più la differenza di temperatura tra superfici e umidità ambientale è elevata e più condensa si depositerà sui muri andando a formare un terreno fertile per la muffa. Le muffe, si presentano di colore scuro e si localizzano principalmente negli angoli sia in alto che in basso, ma anche sui soffitti e dietro ai mobili. La muffa infatti ama i posti bui, poco areati e le temperature oltre i 20°.
Ora che conosciamo i tipi di umidità, quali le soluzioni ci sono?
L’umidità di risalita può essere trattata in tre modi diversi:
- Se non esistono controindicazioni particolari come, ad esempio, la necessità di non intervenire fisicamente sul muro, la soluzione ottimale è l’impianto elettrosmotico (il suo funzionamento è spiegato dell’articolo “Elettrosmosi attiva“).
- Un’alternativa, consigliabile soprattutto nel caso in cui il problema interessi una piccola porzione di muratura, è procedere con l’iniezione di resine seguita dall’applicazione di un intonaco deumidificante, cosiddetto macroporoso (per approfondire questa soluzione puoi cliccare qui).
- La terza alternativa, consigliabile nel caso in cui sia preferibile o non sia possibile intervenire fisicamente sul muro, è l’installazione di centraline elettrofisiche
L’umidità da condensa può essere trattata in due modi:
- Per i casi meno gravi può bastare l’applicazione di una speciale pittura termica,
- Per i casi più gravi ed estesi è preferibile intervenire tramite l’applicazione di uno speciale pannello termoisolante su cui può applicata la pittura termica per aumentare il grado di isolamento.
Attenzione!! per risolvere in modo definitivo i problemi di umidità da condensa è oltre all’installazione di un cappotto termico e all’utilizzo di una pittura termica necessario adottare alcuni accorgimenti
Compilando il form di richiesta potrete ricevere maggiori informazioni sui tipi di umidità e le soluzioni proposte da ELO. Per ricevere un preventivo gratuito non esitate a contattarci tramite i recapiti che troverete nella pagina contatti . I nostri responsabili sono a vostra disposizione per studiare la soluzione migliore al vostro problema.
Risanamento Basilica di San Petronio, continua l'opera di deumidificazione
Nuovo risanamento presso la Basilica di San Petronio con l’elettrosmosi attiva. A distanza di 11 anni dal risanamento di due Cappelle che, come la maggior parte degli edifici storici, erano affette da umidità di risalita, torniamo ad intervenire nella basilica simbolo della città di Bologna.
Il primo intervento di deumidificazione e risanamento presso la Basilica di San Petronio, risale al 2005. In quell'occasione siamo stati contattati per deumidificare la Cappella di San Pietro Martire e la Cappella Santissimo. Queste cappelle, così come altre zone della Basilica, presentavano evidenti tracce di umidità di risalita. La deumidificazione è avvenuta con successo grazie all'installazione di un impianto elettrosmotico ELO System.
Il primo intervento è stato eseguito dopo il rifacimento degli intonaci, situazione che ha comportato una serie di difficoltà pratiche. Per preservare gli intonaci appena applicati si è infatti dovuto passare in basso all’interno e molto in alto, sopra al marmo, all’esterno.
L’impianto ad oggi è ancora attivo e svolge perfettamente la sua funzione. L’unica modifica effettuata in questi anni è stata la sostituzione della centralina elettronica con la ELO Unit con un modello di ultima generazione.
Grazie al successo ottenuto, mercoledì 31 marzo 2015 cominceremo un nuovo intervento di deumidificazione. Questa volta saranno oggetto di intervento la Cappella San Rocco e la Cripta sottostante.
Il nuovo intervento, verrà effettuato completamente all’interno della Basilica di San Petronio. L’intonaco deumidificante applicato qualche anno fa è infatti stato completamente rimosso nella parte bassa perché completamente deteriorato dall’umidità di risalita presente.
La Cripta sottostante la Cappella San Rocco è completamente controterra. A seguito di questa caratteristica l’elettrosmosi risulta essere l’unica soluzione applicabile per il risanamento della muratura.
Grazie all’elettrosmosi e all’inserimento all’interno delle murature di elettrodi positivi e negativi è possibile invertire il naturale campo elettrico che porta l’acqua a risalire lungo le murature. L’installazione di un impianto elettrosmotico è in grado di proteggere sia i muri controterra che fuori terra allontanando l’acqua dalle murature, facendole asciugare in breve tempo.
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